Henry e James sono grandi amici, bravi ragazzi, entrambi neogenitori. Tutti e due sanno come gestire la famiglia, il lavoro e le proprie finanze, di fatti hanno progetti per i loro bambini, grandi progetti, che tuttavia richiedono di essere esaminati. Lo scopo e l’idea di partenza è la stessa per entrambi: risparmiare da ora, dalla nascita dei loro figli, ogni mese, fino alla data in cui raggiungeranno la maggiore età. Sia Henry che James sanno che non sarà così facile ma siccome lo scopo è quello di garantire le migliori università ai figli, di dargli la possibilità di viaggiare e vedere il mondo ma anche di aver liquidità da parte da cui partire per costruire il proprio capitale, sia Henry sia James ce la metteranno tutta.
La strategia di Henry è più semplice, tende solo al risparmio, a mettere i soldi in cassaforte, in banca, o sotto il materasso. Come farà poi anche James, Henry risparmia 200 euro al mese, li accantona e attende i 18 anni del figlio. I risparmi crescono e crescono insieme al ragazzo. Il ragazzo ora è grande, ha scelto l’università da frequentare, ha programmato i suoi viaggi e papà Henry è sicuro che quanto ha messo da parte è abbastanza. 200 euro al mese, per 18 anni, il calcolo è semplice, son ben 43.200 euro. Henry può ritenersi soddisfatto del suo lavoro.
È il momento di analizzare la strategia di James. James è più esperto in materia finanziaria, consulta degli esperti e decide così di investire quei 200 euro al mese, invece che accantonarli. Non vuole rischiare troppo, anche con un orizzonte temporale ampio, optando per un portafoglio ben bilanciato, con un rendimento medio del 5%, non un rendimento stellare ma possiamo dire che così dorme meglio la notte. Ora per calcolare il capitale finale ci vuole una formula ben più complessa della moltiplicazione precedente. Indichiamo con CF il Capitale Finale, con I l’interesse annuo (del 5%) e con A, l’aggiunta mensile (di 200 euro) e otteniamo:
CF = A [ ( 1 + I )18 + 1 - ( 1 + I ) ] / I
Questa formula, per semplicità, conta che i versamenti mensili vengono aggiunti tutti insieme all'inizio dell'anno al fine di calcolare il capitale finale. Svolgendo il calcolo otteniamo 70.893 euro, 43.200 risparmiati e investiti e 27.693 di interessi maturati. Siccome James è furbo ed ha investito tramite un intermediario sotto regime amministrato, le aliquote sulle plusvalenze sono già scontate dallo stesso e contando una media del 21% di tassazione (dando più peso così al 26% di tassazione della parte azionaria e meno al 12,5% dei Titoli di Stato), gli interessi netti di James saranno 21.877 euro. Dunque il capitale finale al netto delle imposte risulterà 65.077 euro. Il figlio di James può essere fiero del suo papà.
Sia Henry che James hanno fatto benissimo a risparmiare per i proprio figli ma il secondo ha applicato al suo risparmio una strategia più efficace: l’investimento.
Bisogna considerare infatti che i numeri non incorporano la perdita di potere d’acquisto causata dall’inflazione. In un’ipotetico mondo di inflazione stabile al 2%, percentuale ricercata e voluta per garantire la stabilità dei prezzi, in 18 anni il nostro denaro peserebbe assai meno, un dato non da poco.
Ma tornando ai nostri ragazzi, possiamo dire che sia Henry Jr. e James Jr., avranno le spalle coperte per un bel po’, ma c’è chi potrà star maggiormente sicuro e con qualche vantaggio di più.
Leonardo Montagna Granato
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