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  • jenniferfreccero

Il Made in Italy diventa legge

Finalmente l'Italia ha una legge che tutela e promuove l'eccellenza del Made in Italy.

Il 15 dicembre 2023, il Senato della Repubblica Italiana ha approvato in via definitiva il disegno di legge sul Made in Italy, presentato dal Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.


Il provvedimento, già approvato dalla Camera dei deputati il 7 dicembre, diventa così legge dello Stato.


Che cosa si intende per Made in Italy?


Rientrano nella categoria gallerie d’arte, artisti, enti del Terzo settore e imprese sociali. I musei potranno valorizzare economicamente i propri marchi all’estero.


E' stato istituito un un Fondo sovrano con una dotazione iniziale di 700 milioni di euro. Il Fondo sarà destinato a sostenere progetti di ricerca e sviluppo, di internazionalizzazione e di tutela del Made in Italy.


Istituzione del Liceo del Made in Italy


È prevista l’istituzione del liceo del Made in Italy con l’obiettivo di promuovere le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al made in Italy.

Tra le materie di interesse di questo Istituto sono ricomprese anche quelle STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).


In attesa della definizione in dettaglio della disciplina attuativa, si prevede comunque una prima classe già per l'anno scolastico 2024/2025 con le iscrizioni a partire da gennaio.


Il liceo avrà l'obiettivo di formare i giovani alle competenze e alle conoscenze necessarie per lavorare nelle filiere produttive del Made in Italy.


Istituzione della Giornata del Made in Italy


Ogni anno il 15 aprile sarà la Giornata nazionale del Made in Italy. La Giornata sarà l'occasione per celebrare l'eccellenza italiana e per promuovere le produzioni italiane nel mondo.


Questo avverrà presso le istituzioni pubbliche, le scuole di ogni ordine e grado e i luoghi di produzione, di riconoscerne il ruolo sociale e il contributo allo sviluppo economico e culturale della Nazione e del suo patrimonio identitario; nonché di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della promozione e della tutela del valore e delle qualità peculiari delle opere dell’ingegno e dei prodotti italiani.


Nel caso in cui le imprese titolari o licenziatarie di un marchio registrato da almeno cinquanta anni intendano chiudere il sito proprio produttivo, il ministero delle Imprese può subentrare gratuitamente nella titolarità del marchio di valenza nazionale.


Imprenditoria femminile


La norma persegue la finalità di potenziare il ricorso agli strumenti di incentivazione dell’autoimprenditorialità, riservando risorse finanziarie ai progetti di autoimprenditorialità o di sviluppo di imprese femminili in tutto il territorio nazionale, anche al fine di superare le difficoltà incontrate dalle neo-imprenditrici nell’accesso agli ordinari canali del credito, nell’attuale contesto economico e finanziario segnato anche da un consistente incremento dei tassi sui prestiti alle imprese.


Pertanto, è prevista, nell’ambito della misura conosciuta come «Nuove imprese a tasso zero» la costituzione di un’apposita riserva in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile, mediante rifinanziamento con un’apposita dotazione di 15 milioni di euro.


Istituzione del Fondo Sovrano


Viene istituito un Fondo Nazionale del Made in Italy, cosiddetto Fondo sovrano, partecipato dal MEF, aperto alla partecipazione di fondi di investimento e altri soggetti, con la mission di investire nelle filiere dei settori strategici, sin dalla fase dell’approvvigionamento delle materie prime.


In altri termini, viene introdotto uno strumento d’azione efficace che sostiene in modo concreto il tessuto produttivo nazionale nei settori di maggiore eccellenza. Stanziamento previsto: 700 Milioni per il 2023 e 300 milioni per il 2024.


Tutela proprietà intellettuale


Grazie al CONTRASSEGNO PER IL MADE IN ITALY si cercherà di tutelare e promuovere la proprietà intellettuale e commerciale dei beni prodotti nel territorio nazionale e di un più efficace contrasto della falsificazione.


Potenziamento norme in materia di lotta alla contraffazione e italian sounding


Le disposizioni prevedono una riorganizzazione degli uffici giudiziari con lo scopo di favorire la specializzazione dei magistrati in materia di lotta alla contraffazione.


Inoltre, vengono modificate le disposizioni in materia di sequestro e di sanzioni amministrative (in senso peggiorativo) per l’acquisto e l’introduzione di merci contraffatte.


Fondo moda


È stato istituito, presso il MIMIT, il “Fondo speciale per la transizione verde e digitale nella moda” e stanzia 5 milioni di euro per l’anno 2023 e 10 milioni per il 2024.


L’obiettivo è quello di sostenere il settore tessile, della moda e degli accessori con riguardo, in particolare, alla promozione e potenziamento degli investimenti funzionali ad assicurare una transizione ecologica e digitale.


Con 5 milioni di euro per il 2023 e 10 milioni per il 2024, viene istituito il "Fondo speciale per la transizione verde e digitale nella moda". Sostegno viene inoltre garantito al settore delle pelli e alla filiera degli oli di oliva vergine.


Made in Italy: opportunità di investimento

Se vogliamo essere etici e patriottici, investire in società italiane ci farà star meglio.

Dal punto di vista tecnico, approfondiamo un po'.


Partendo da termini puramente finanziari, l'equity italiano non è famoso per società growth o per rendimenti da accumulo, bensì per i dividendi distribuiti.

Inizia tuttavia a tirare un'aria diversa: guardiamo avanti, sono in arrivo investimenti con tagli mai visti prima grazie ai fondi del PNRR e in aggiunta il governo attuale stanzia questi fondi con investimenti chiari già programmati.


Questo è pane per chi volesse sfruttare l'occasione Italia. Ma tornando ai valori etici, investire nelle piccole realtà italiane, nelle famose PMI e nelle start-up, che potremmo far rientrare nel contesto di small-cap, non solo è l'occasione per aiutare in piccola parte queste realtà (e trarne potenzialmente profitto) ma anche per prendere il treno del futuro ribassi dei tassi che favorirà enormemente questo settore.


Il bello è che non per forza bisogna investire sul mercato quotato, vi è occasione anche in quello privato, ma attenzione sempre a prendere le scelte giuste.


Jennifer Freccero


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