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  • Immagine del redattoreLeonardo Montagna

BITCOIN, ORO E BCE

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Edizione 11 marzo 2024





 

Le notizie più importanti dal mondo economico-finanziario


Il Bitcoin supera i 70'000 dollari e segna il record storico dopo un mese con quasi il 50% di performance. A rendere tutto ancora più dolce è la notizia dell'aggiunta dell'ETF spot su Bitcoin da parte di Blackrock nel suo Global Asset Allocation. Ricordiamo che Blackrock è il più grande asset manager del mondo.


Oro alle stelle. Prosegue il rally dell'oro, ora intorno i 2'170 dollari a oncia. Gli analisti sostengono che la materia prima continuerà a scontare la stretta monetaria delle banche centrali insieme ai continui acquisti degli istituti di credito.


Ancora nessun taglio. La BCE lascia invariati i tassi a marzo e rivaluterà un possibile taglio nella riunione di giugno. Al momento i tassi dunque rimangono al 4,5% sui rifinanziamenti, 4% sui depositi, mentre sui prestiti marginali al 4,75%. Secondo la Lagarde a giugno ci saranno dati migliori per valutare un primo taglio.


Spread ai minimi da due anni. Tra BTP e BUND il differenziale è di 130 punti base, segno di una buona fiducia verso il nostro paese. in contraddizione con i rendimenti offerti però, visti più alti (e quindi rischio maggiore) di quelli della Grecia.


Maximulta per Apple. L'UE ha multato il colosso di Cupertino per 1,8 miliardi di euro per abuso di posizione strategica nel mercato dello streaming musicale.


Prosegue la crisi monetaria in Egitto. La Banca Centrale egiziana ha aumentato i tassi d'interesse del 6,0%, ora al 27,25%. Subito dopo l'annuncio il mercato ha svalutato la sterlina egiziana, -37% in un solo giorno nei confronti del dollaro.


 

Report mercati finanziari

Borsa nipponica: rally da urlo, ma è già ora di vendere?

Il Nikkei ha fatto faville da inizio anno (+18%), trainato dagli acquisti degli investitori americani, attratti da un rendimento annuo del 7,5% circa, senza rischio cambio. Ma il vento potrebbe cambiare.


Perché?

  • La Fed e la BCE potrebbero tagliare i tassi, mentre la BoJ potrebbe alzarli.

  • Questo ridurrebbe il differenziale di tassi USA-Giappone, rendendo la Borsa nipponica meno attraente per gli americani.

• Un Yen più forte danneggerebbe le aziende giapponesi esportatrici.


Cosa fare?

  • Monitorare i movimenti sulla Borsa di Tokyo, potrebbero esserci delle prese di profitto.

  • Tenere d'occhio le mosse di Fed, BCE, BoJ e le parole dei banchieri centrali.

  • Valutare l'impatto di un Yen più forte sulle aziende giapponesi.

Occhio al cambio e all'incertezza

Il rally del Nikkei è alimentato da un differenziale di tassi favorevole agli USA e da un cambio Yen/Dollaro ai minimi storici. Ma la correlazione tra cambio e borsa è ai massimi storici, con un beta di 2. Questo significa che un rafforzamento dello Yen potrebbe innescare un effetto valanga di vendite da parte degli investitori.


L'Europa attende, ma Draghi non è d'accordo

La BCE attende giugno per il primo taglio dei tassi, ma Draghi sostiene che sia un errore. L'inflazione è in calo, i costi delle spedizioni si sono ridotti e lo shock energetico è passato. La vera preoccupazione dovrebbe essere il ciclo macro, non l'andamento dei salari. Attendere troppo potrebbe danneggiare la crescita economica europea e aumentare il divario con gli Stati Uniti.


Conclusioni

In un contesto di incertezza e volatilità, è fondamentale diversificare il proprio portafoglio d'investimenti e monitorare costantemente i rischi e le opportunità offerte dai mercati finanziari. Gli anni passati ci dicono che gli analisti e le previsioni tuttavia non ci azzeccano molto spesso e probabilmente questo è il momento più incerto mai visto sui mercati. Motivo in più, seppur già sufficiente, per applicare una strategia opportuna ai propri investimenti per non buttare via i risparmi in un momento storico unico.



Noi di Fast&Finance troviamo le esigenze del cliente e strutturiamo la finanza personale in base ai suoi bisogni e obiettivi. Siamo 4 giovani menti diverse e innovative, con ognuna un ambito di specializzazione e con alle spalle la solidità e l'indipendenza del Gruppo Azimut.

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